Informativa sull’uso dei cookie

Il sito web www.videopartecipativosardegna.net utilizza cookie e tecnologie simili per garantire il corretto funzionamento delle procedure e migliorare l’esperienza di uso delle applicazioni online. Il presente documento fornisce informazioni dettagliate sull’uso dei cookie e di tecnologie similari, su come sono utilizzati da videopartecipativosardegna.net e su come gestirli.

Definizioni

I cookie sono brevi frammenti di testo (lettere e/o numeri) che permettono al server web di memorizzare sul client (il browser) informazioni da riutilizzare nel corso della medesima visita al sito (cookie di sessione) o in seguito, anche a distanza di giorni (cookie persistenti). I cookie vengono memorizzati, in base alle preferenze dell’utente, dal singolo browser sullo specifico dispositivo utilizzato (computer, tablet, smartphone).

Tecnologie similari, come, ad esempio, web beacon, GIF trasparenti e tutte le forme di storage locale introdotte con HTML5, sono utilizzabili per raccogliere informazioni sul comportamento dell’utente e sull’utilizzo dei servizi.

Nel seguito di questo documento faremo riferimento ai cookie e a tutte le tecnologie similari utilizzando semplicemente il termine “cookie”.

Tipologie di cookie

In base alle caratteristiche e all’utilizzo dei cookie possiamo distinguere diverse categorie:

  • Cookie strettamente necessari. Si tratta di cookie indispensabili per il corretto funzionamento del sito www.videopartecipativosardegna.net e sono utilizzati per gestire il login e l’accesso alle funzioni riservate del sito. La durata dei cookie è strettamente limitata alla sessione di lavoro (chiuso il browser vengono cancellati).La parte pubblica del sito www.videopartecipativosardegna.net  resta normalmente utilizzabile.
  • Cookie di analisi e prestazioni. Sono cookie utilizzati per raccogliere e analizzare il traffico e l’utilizzo del sito in modo anonimo. Questi cookie, pur senza identificare l’utente, consentono, per esempio, di rilevare se il medesimo utente torna a collegarsi in momenti diversi. Permettono inoltre di monitorare il sistema e migliorarne le prestazioni e l’usabilità. La disattivazione di tali cookie può essere eseguita senza alcuna perdita di funzionalità.
  • Cookie di profilazione. Si tratta di cookie permanenti utilizzati per identificare (in modo anonimo e non) le preferenze dell’utente e migliorare la sua esperienza di navigazione. Il sito videopartecipativosardegna.net non utilizza cookie di questo tipo.

Cookie di terze parti

Visitando un sito web si possono ricevere cookie sia dal sito visitato (“proprietari”), sia da siti gestiti da altre organizzazioni (“terze parti”). Un esempio notevole è rappresentato dalla presenza dei “social plugin” per Facebook, Twitter, Google+ e LinkedIn. Si tratta di parti della pagina visitata generate direttamente dai suddetti siti ed integrati nella pagina del sito ospitante. L’utilizzo più comune dei social plugin è finalizzato alla condivisione dei contenuti sui social network.

La presenza di questi plugin comporta la trasmissione di cookie da e verso tutti i siti gestiti da terze parti. La gestione delle informazioni raccolte da “terze parti” è  disciplinata dalle relative informative cui si prega di fare riferimento. Per garantire una maggiore trasparenza e comodità, si riportano qui di seguito  gli indirizzi web delle diverse informative e delle modalità per la gestione dei cookie.

Facebook informativa: https://www.facebook.com/help/cookies/

Facebook (configurazione): accedere al proprio account. Sezione privacy.

Twitter informative: https://support.twitter.com/articles/20170514

Twitter (configurazione): https://twitter.com/settings/security

Linkedin informativa: https://www.linkedin.com/legal/cookie-policy

Linkedin (configurazione): https://www.linkedin.com/settings/

Google+ informativa: http://www.google.it/intl/it/policies/technologies/cookies/

Google+ (configurazione): http://www.google.it/intl/it/policies/technologies/managing/

Google Analytics

I siti Santamariadelcardo.com includono anche talune componenti trasmesse da Google Analytics, un servizio di analisi del traffico web fornito da Google, Inc. (“Google”). Anche in questo caso si tratta di cookie di terze parti raccolti e gestiti in modo anonimo per monitorare e migliorare le prestazioni del sito ospite (performance cookie).

Google Analytics utilizza i “cookie”  per raccogliere e analizzare in forma anonima le informazioni sui comportamenti di utilizzo dei siti web Santamariadelcardo.com (compreso l’indirizzo IP dell’utente). Tali informazioni vengono raccolte da Google Analytics, che le elabora allo scopo di redigere report per gli operatori di Santamariadelcardo.com riguardanti le attività sui siti web stessi. Questo sito non utilizza (e non consente a terzi di utilizzare) lo strumento di analisi di Google per monitorare o per raccogliere informazioni personali di identificazione. Google non associa l’indirizzo IP a nessun altro dato posseduto da Google né cerca di collegare un indirizzo IP con l’identità di un utente. Google può anche comunicare queste informazioni a terzi ove ciò sia imposto dalla legge o laddove tali terzi trattino le suddette informazioni per conto di Google.

Per ulteriori informazioni, si rinvia al link di seguito indicato:

https://www.google.it/policies/privacy/partners/

L’utente può disabilitare in modo selettivo l’azione di Google Analytics installando sul proprio browser la componente di opt-out fornito da Google. Per disabilitare l’azione di Google Analytics, si rinvia al link di seguito indicato:

https://tools.google.com/dlpage/gaoptout

Durata dei cookie

Alcuni cookie (cookie di sessione) restano attivi solo fino alla chiusura del browser o all’esecuzione del comando di logout. Altri cookie “sopravvivono” alla chiusura delbrowser e sono disponibili anche in successive visite dell’utente.

Questi cookie sono detti persistenti e la loro durata è fissata dal server al momento della loro creazione. In alcuni casi è fissata una scadenza, in altri casi la durata è illimitata.

www.videopartecipativosardegna.net, in relazione a cui le informazioni sono memorizzate esclusivamente per finalità tecniche, non fa uso di cookie persistenti.

Tuttavia, navigando sulle pagine dei siti web www.videopartecipativosardegna.net , si può interagire con siti gestiti da terze parti che possono creare o modificare cookie permanenti e di profilazione.

Gestione dei cookie

L’utente può decidere se accettare o meno i cookie utilizzando le impostazioni del proprio browser.

Attenzione: la disabilitazione totale o parziale dei cookie tecnici può compromettere l’utilizzo delle funzionalità del sito riservate agli utenti registrati. Al contrario, la fruibilità dei contenuti pubblici è possibile anche disabilitando completamente i cookie.

La disabilitazione dei cookie “terze parti” non pregiudica in alcun modo la navigabilità.

L’impostazione può essere definita in modo specifico per i diversi siti e applicazioni web. Inoltre i migliori browser consentono di definire impostazioni diverse per i cookie “proprietari” e per quelli di “terze parti”.

A titolo di esempio, in Firefox, attraverso il menu Strumenti->Opzioni ->Privacy, è possibile accedere ad un pannello di controllo dove è possibile definire se accettare o meno i diversi tipi di cookie e procedere alla loro rimozione.

Chrome: https://support.google.com/chrome/answer/95647?hl=it

Firefox: https://support.mozilla.org/it/kb/Gestione%20dei%20cookie

Internet Explorer: http://windows.microsoft.com/it-it/windows7/how-to-manage-cookies-in-internet-explorer-9

Opera: http://help.opera.com/Windows/10.00/it/cookies.html

Safari: http://support.apple.com/kb/HT1677?viewlocale=it_IT

MIGRAZIONI 

di Gianluca Gatta

Il termine “migrazione” è generalmente associato a una serie complessa di fenomeni che riguardano il rapporto tra gli organismi viventi e l’ambiente. Questo campo di applicazione estremamente generale ci rivela il suo carattere strutturale. Migrano le piante, gli animali e, tra questi, gli esseri umani. Da un punto di vista storico, però, si rileva come nell’ambito delle mobilità umane le migrazioni siano spesso oggetto di “trattamento” politico, tecnico, discorsivo. Da fenomeno strutturale dell’umanità, a seconda delle epoche storiche e delle congiunture politico-economiche, le migrazioni sono descritte come eccezione, anomalia, “problema da risolvere”.

In particolare, con l’emergere degli stati-nazione e, quindi, dell’identificazione tra appartenenza politica e territorio, e con il conseguente proliferare dei confini, le mobilità umane sono sempre più divenute una questione politica rilevante, misura della salute dei sistemi economici nazionali e specchio della tenuta di quelli politici. Fenomeno da favorire e/o ostacolare, comunque da “gestire”, la storia delle migrazioni contemporanee è puntellata di operazioni politiche che hanno provato a sfruttarla, metterla a regime, indirizzarla. Utilità economica e pericolosità socio-politica accompagnano spesso i giudizi sul fenomeno migratorio.

Le migrazioni sono anche un ottimo punto focale da cui leggere gli squilibri sistemici globali. I rapporti di potere tra paesi di emigrazione e paesi d’immigrazione sono evidenziati dalle politiche migratorie, terreno in cui si contrappongono, da un lato, i paesi che hanno il potere di aprire o chiudere i canali migratori e, dall’altro, i paesi che vivono le “partenze” dei propri cittadini come sintomo di squilibri interni e come fonte di reddito necessaria ma allo stesso tempo problematica da gestire.

Le mobilità umane, inoltre, non hanno luogo in uno spazio astratto e polarizzato dove ricchezza e povertà determinano gli spostamenti. Bensì, esistono particolari canali migratori che legano due o più paesi per svariati motivi: legami coloniali, pregressi accordi bilaterali di reclutamento di manodopera straniera, presenze militari, delocalizzazione delle imprese, e così via. Fattori che contribuiscono al configurarsi di spazi migratori transnazionali che vedono circolare al loro interno persone, capitali, beni, prodotti culturali, immaginari.

Esiste poi il fenomeno di chi è costretto a lasciare il proprio paese in seguito a turbolenze politiche, persecuzioni individuali o di gruppo, conflitti, guerre, disastri ambientali. Fenomeni che interessano prevalentemente le aree del sud del mondo e, solo in misura limitata – nonostante il clamore mediatico prodotto intorno al fenomeno – i paesi del nord.

Negli ultimi anni, con la crisi economica e l’espandersi dei conflitti, le migrazioni stanno diventando sempre più “turbolente”, difficili da inquadrare, anche come conseguenza della (parziale) chiusura, militarizzazione ed esternalizzazione dei confini delle aree del pianeta scelte dai migranti come meta del proprio progetto migratorio.

Ma, al di là dei fattori strutturali così genericamente delineati, non si può tralasciare di guardare alla migrazione anche come esperienza soggettiva che mette in gioco affetti, memorie, geografie, lingue, relazioni, un’esperienza che spesso è restia a farsi incasellare nei tentativi istituzionali di classificazione delle “tipologie” di migrazione (economica, forzata, ambientale). La migrazione è una di quelle esperienze di vita che – come la nascita e la morte – impongono agli individui e ai nuclei famigliari una radicale riconfigurazione di sé e dell’ambiente circostante, l’individuazione di nuovi centri simbolici a cui ricondursi ogni volta che ci si sposta, un appaesamento che segue lo spaesamento. Ciò che avviene alle persone con l’esperienza migratoria è l’esercizio della propria capacità di agire nel plasmare uno spazio riconoscibile, l’esercizio dell’adattamento di sé a questo nuovo spazio transnazionale in cui convivono frammenti del mondo che ci si è lasciati alle spalle – con la promessa di un qualche ritorno (non solo fisico ma anche temporale, relazionale, immaginario) – e pezzi del nuovo mondo faticosamente appresi, decodificati, fatti propri, anche con l’aiuto dei contesti comunitari che ammortizzano l’attrito con il nuovo ambiente.

Questa messa a nudo dei soggetti che fanno esperienza della mobilità è in realtà una forma amplificata, senza mezzi termini e resa d’un tratto visibile, di ciò che tutti gli esseri umani sperimentano nel rapportarsi all’ambiente esterno umanizzato, politicizzato, attraversato da rapporti di potere, disuguaglianze, solidarietà e conflitti. La migrazione non fa altro che straniare e rendere quindi osservabili questi processi che generalmente funzionano in maniera invisibile, sono dati per scontati e sono resi opachi dalle identificazioni culturali che nel luogo in cui si nasce ci avvolgono con “naturalezza”. Per questo motivo, il racconto della migrazione non è semplicemente una rappresentazione di chi si muove, ma è allo stesso tempo un affresco delle società e dei territori che dalla migrazione sono interessati.

Condividi
Condividi
Cerca